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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VII - n° 6 luglio 2002

Sindacato, futuro no global?

Assisteremo presto al connubio fra sindacato e il movimento no global? E magari i due soggetti, in un futuro non troppo lontano, diverranno un'unica entità?
A quanto sembra qualcosa in questa direzione si sta muovendo: durante gli scioperi del 20 giugno in Spagna "strani incontri" si sono verificati nella penisola iberica.
A Siviglia il corteo di manifestanti, organizzato dai sindacati spagnoli contro la politica neoliberista del governo guidato da Aznar, è stato teatro del contatto ravvicinato fra una delegazione dei no global e Cofferati, leader bene in sella alla CGIL fino al 21 settembre.
La delegazione dei Disobbedienti era guidata dai capi storici Luca Casarini e Francesco Caruso, "coadiuvati" da Anubi D'Avossa, capo dei no global di Roma, e Gennaro Migliore di Rifondazione comunista. A detta dei leader no global l'incontro è stato del tutto casuale, ma già si parla della nascita di un "Asse"…
Mentre in passato l'appello ad iniziative comuni è caduto nel vuoto, adesso Cofferati sembra più disposto ad ascoltare le idee di Caruso e Casarini.
"Cofferati ci è sembrato interessato, e soprattutto è rimasto colpito dalla capacità degli spagnoli di bloccare tutto, dalla mezzanotte di ieri (19 giugno, nd.r.); qui uno sciopero generale è davvero generale - dice Caruso -, come piace a noi e come anche è piaciuto a lui". Apprezzamenti comuni che preludono forse ad un futuro sciopero organizzato assieme?
La dichiarazione di Casarini lascia presagire qualcosa di simile. "Cofferati ci ha detto - ha dichiarato l'ex leader delle Tute bianche - che da ottobre, e comunque in autunno,
bisognerà pensarci. È stato un incontro significativo".
"Se ci interessa in generale la battaglia sui diritti e la democrazia, che anche la Cgil sta conducendo - ha spiegato Casarini - dobbiamo porci il problema di costruire ciò che è accaduto in Spagna: uno sciopero che coinvolga l'intera cittadinanza. E con Cofferati - ha concluso - abbiamo parlato proprio di questo". Una possibile traduzione del pensiero di Casarini: globalizzazione della lotta sindacale?
Ma il flirt fra no global e sindacato ha avuto le sue effusive manifestazioni anche sull'italico suolo.
Infatti, una cinquantina di aderenti ai no global di Napoli ha protestato una decina di giorni fa a Pomigliano D'arco, successivamente unendosi ai manifestanti della CGIL, scesi in piazza per aderire allo sciopero di quattr'ore indetto dal sindacato.
Ritorno al quesito iniziale. Considerata la natura giuridica delle organizzazioni confederali e sindacali in genere (quindi essenzialmente scevra da controlli), in un futuro non troppo lontano si assisterà alla genesi di un grande movimento, risultato della fusione dei due soggetti?
Marco Tullio Lotito

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