UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VII - n° 6 luglio 2002

Sciopero generale in Spagna

Il 20 Giugno, dopo 8 anni di Governo Aznar, le 2 principali organizzazioni sindacali spagnole, la UGT e le Comisiones Obreras, in rappresentanza di circa 1,8 milioni di lavoratori hanno indetto uno sciopero generale per protestare contro le intenzioni del Governo spagnolo di centro - destra guidato da Josè Maria Aznar di apportare un certo numero di modifiche al sistema di assistenza alla disoccupazione, facendo ricorso a provvedimenti di emergenza con un decreto legge che, col pretesto di razionalizzare il sistema di cassa integrazione, si tradurrà in una riduzione drastica dei diritti sociali, rendendo il licenziamento meno caro e più facile.
La mobilitazione sindacale è stata massiccia, nonostante una campagna di disinformazione della televisione spagnola che ha mandato in onda come se nulla stesse accadendo per le strade delle principali città i previsti programmi televisivi, raccontando che lo sciopera era fallito e confermava una adesione del 15 % contro un 85% di fonte sindacale. A Siviglia, luogo della manifestazione, lo sciopero generale ha portato in piazza le lavoratrici ed i lavoratori spagnoli paralizzando per l'intera giornata tutto il Paese ed ha assunto un significato che va oltre il solo problema nazionale, come ha sottolineato il Segretario Generale della Confederazione Europea dei Sindacati Emilio Gabaglio il quale ha proposto "una giornata di lotta europea" da svolgersi in differenti Paesi dell'Unione.
Il corteo sindacale è partito dal centro della città a Puerta de la Carne per raggiungere la scenografica Plaza de Espana ed è stato organizzato per passare davanti all' Hotel Alfonso XII, dove il 21 Giugno si è tenuto il Vertice dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione Europea.
Un Vertice che ha avuto come temi principali quelli sull'immigrazione, sull'allargamento dell'Unione Europea , sulle leggi contro il terrorismo e soprattutto sulle nuove linee guida di politica economica alla riforma del Consiglio dell'Unione Europea, il GOPE (Grandi Orientamenti di Politica Economica) per il 2002, dove si definiscono gli obiettivi da seguire in ciascuno degli Stati Membri.
Lo sciopero è stato organizzato nei minimi particolari dai nostri amici spagnoli: non bastavano le otto ore di sciopero, ma tutti , dai bar ai ristoranti, dai supermercati ai grandi magazzini si sono formati dei "picchetti informativi" non solo per impedire l'ingresso ai propri compagni di lavoro, ma per informare le ragioni dello sciopero che ha unito tutte le forze del lavoro. Il "Decretazo" , come lo hanno chiamato gli spagnoli, non solo incide sui diritti di chi ha già un lavoro ma peggiora quelli di chi è alla ricerca di un lavoro futuro.
E pensare che all'inizio il Governo Aznar aveva incominciato bene le trattative con le Organizzazioni Sindacali: ma gli stessi leader sindacali, Josè Maria Fidalgo delle Comisiones Obreras, organizzazione comunista e Candido Mendez organizzazione socialista della UGT, hanno visto che con il passare del tempo e dopo aver molto negoziato e patteggiato, la situazione non solo è cambiata ma è notevolmente peggiorata. Addirittura Candido Mendez è stato il primo a prendere le distanze dal governo spagnolo, dopo le dichiarazioni di Roma sottoscritte dallo stesso Aznar da Tony Blair e da Berlusconi. "L'obiettivo dei tre leader- afferma Mendez- è quello di alterare la natura giuridica delle prestazioni sociali: non saranno più un diritto, ma una concessione ad arbitrio delle amministrazioni", e poi - continua Mendez "i tre leader sono alleati strategici del modello difeso da Aznar di una integrazione europea nazionale, di un modello competitivo e non cooperativo basato sulla riduzione dei costi.
Anche il sindacato metalmeccanico italiano ha voluto inviare un messaggio di solidarietà allo sciopero generale del 20 Giugno.
Fim-Fiom-Uilm, si legge nel comunicato - esprimono il proprio sostegno allo sciopero generale indetto dai sindacati spagnoli CC.OO e UGT per protestare contro le intenzioni del Governo spagnolo di peggiorare il quadro giuridico riguardante il lavoro e la protezione sociale, rendendo tra l'altro più facile i licenziamenti dei lavoratori.
Fim-Fiom-Uilm - continua - sono perfettamente d'accordo con la mobilitazione indetta dai sindacati spagnoli e ritengono le decisioni del Governo fortemente lesive del Modello Sociale Europeo. Augurandovi una piena ed efficace riuscita del vostro sciopero generale, siamo pronti ad intraprendere ulteriori azioni, congiuntamente alla FEM e alla FISM, in grado di impedire che il generale attacco liberista ai diritti dei lavoratori, abbia successo.
Patrizia Pitronaci

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