UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VII - n° 7  settembre 2002

I posti che non ci sono più

Sono circa 34mila i posti di lavoro persi in un anno. Nel mese di giugno di quest'anno gli occupati delle grandi aziende sono diminuiti di 30.700 unità rispetto allo stesso mese del 2001 (-3.9%). A questi si aggiungono i 3.300 posti di lavoro perduti nel settore dei servizi (-0.3%). La diminuzione dell'occupazione nella grande industria, precisa l'Istat, è da considerare a un tasso del -5.3% se si considerano i lavoratori che sono stati messi in cassa integrazione. Il calo di posti di lavoro nelle grandi imprese è dello 0.2% rispetto al mese di maggio; invariato il numero di occupati rispetto allo stesso mese nel settore dei servizi.

Cassa integrazione: A proposito di cassa integrazione, l'Istat rileva come nel mese di giugno di quest'anno sia cresciuta notevolmente il numero di lavoratori cassintegrati. L'aumento rispetto al giugno del 2001 è stato infatti del 177,5%. Mentre nei primi sei mesi di quest'anno l'aumento della cassa integrazione è stato pari al 48,9% rispetto allo stesso periodo del 2001.I cassintegrati sono diminuiti del 31% - rispetto a giugno 2001- nei servizi, ma nel primo semestre di quest'anno vi è stato un aumento del 24,3%. L'Istat ricorda che nel comparto del terziario il ricorso alla cassa integrazione è concentrato prevalentemente nel settore del commercio.
Ore lavorate: Quanto alle ore effettivamente lavorate l'Istat segnala a giugno nelle grandi imprese dell'industria una variazione congiunturale di -0,7 per cento. Al netto degli effetti di calendario, l'indice delle ore effettivamente lavorate per dipendente risulta pari a 104,6, con una variazione tendenziale di meno 2,2 per cento. La variazione media per il periodo gennaio-giugno 2002 di meno 2,8 per cento. L'incidenza delle ore straordinarie è aumentata, passando dal 4,4 per cento di giugno 2001 al 4,5 per cento di giugno 2002. Nelle grandi imprese dei servizi l'indice delle ore effettivamente lavorate per dipendente segna invece una variazione congiunturale nulla. Al netto degli effetti di calendario, l' incremento tendenziale è dello 0,5% con una variazione del periodo gennaio-giugno 2002 pari a +0,2 per cento. L'incidenza delle ore straordinarie è diminuita, passando dal 6,8% di giugno 2001 al 5,7% di giugno 2002.
Andamenti per settori: a giugno, per quel che concerne i singoli settori si registra una diminuzione, in termini tendenziali, del 10,3% nel settore della produzione di energia elettrica, gas ed acqua e del 3% nelle attività manifatturiere. Tutti i comparti delle attività manifatturiere registrano variazioni tendenziali negative: uniche in controtendenza 'altre industrie manifatturiere (più 1,3%) e le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco (più 0,5%). Le diminuzioni più marcate si osservano nelle raffinerie di petrolio (meno 7%), nella produzione di mezzi di trasporto (meno 5,1%) e nella produzione di metallo e prodotti in metallo (meno 5%). All'interno del settore dei servizi si registrano andamenti prevalentemente positivi, con incrementi tendenziali nel comparto delle altre attività professionali ed imprenditoriali (+6,6%), in quello del commercio (+ 4% per cento) ed in quello degli alberghi e ristoranti (più 3,6 per cento). Il comparto trasporti, magazzinaggio e comunicazioni presenta una diminuzione tendenziale del 2,1% e, a causa "del suo consistente peso occupazionale, condiziona il risultato complessivo dell'intero terziario".
Blocco credito imposta: L'operatività del credito di imposta per i nuovi assunti, che ha contribuito alla crescita dell'occupazione (400mila persone, +1,8% su un anno fa), è stata bloccata, come quella del credito d'imposta per investimenti al Sud, per esaurimento dei fondi e non è chiaro se vi sarà un rifinanziamento.
R.F.S.

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