Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VIII - n° 8 ottobre/novembre 2002
Governare l'Europa
L'ex presidente della Ue Jacques Delors giudica
"un po' vane" le battaglie sul futuro dell'Unione tra
sovranazionalita' e cooperazione intergovernativa e propone un
"compromesso chiaro tra le due concezioni". Un'intesa che
tuttavia, avverte, "non dovrà condurre alla cancellazione, in
maniera ipocrita, del metodo comunitario". E su Uem e difesa
comune, dopo l'allargamento, propone si proceda con chi vuole e chi
può. L'autore del 'Libro Bianco' sull'Europa è intervenuto
all'assemblea generale dell'Unione degli industriali di Roma dove ha
tracciato una sorta di agenda dei lavori proposta alla Convenzione Ue.
Secondo Delors è indispensabile, tra l'altro, definire rispettivamente
il ruolo dell'Unione europea e delle nazioni. "Non ho mai creduto -
ha precisato - alla cancellazione delle nazioni. Le considero
soprattutto importanti per il loro patrimonio storico e come quadro
privilegiato per la coesione sociale e del sentimento di appartenenza
che rendono una collettività forte e dinamica". Nella sua difesa
del "metodo comunitario" l'ex presidente della commissione Ue
ne ha ricordato "i grandi progressi" in termini di costruzione
europea. E per il futuro sono ora necessarie "chiarezza delle
opzioni comuni, selettività delle azioni, e rispetto della
sussidiarietà" il tutto conciliando efficacia e legittimità. È
questa, secondo Delors, la "ricetta" che assicurerà dinamismo
all'impianto comunitario. "Governare meglio l'Europa - ha inoltre
osservato Delors - vuol dire legiferare meno ma legiferare meglio, con
una commissione guardiana dell'interesse europeo che propone, innova e
fa da collegamento con il Consiglio dei ministri, e che è responsabile
davanti al Parlamento europeo e al Consiglio europeo". Delors
invita inoltre i governi nazionali "a non nascondersi più dietro
Bruxelles". E per ottenere la comprensione e l'adesione dei
cittadini alla vita corrente ("oggi legata per molti aspetti alle
decisioni prese per l'Europa") gli esecutivi potranno spiegare loro
gli obiettivi e il cammino dell'Europa unita. Delors ha inoltre
sottolineato la persistente mancanza di cooperazione su aspetti decisivi
per la vita della comunità come l'Unione economica e monetaria
("cammina su una unica gamba, la gamba monetaria") e quella
relativa alla politica estera di difesa. E in vista dell'imminente
allargamento ha osservato: "Basandomi sulle difficoltà incontrate
dai 15 in questi campi, propongo che si proceda in questa direzione con
quelli, tra i 25 o 30, che lo vogliono e che lo possono".Una volta
stabiliti questi principi Delors osserva che non importa in che modo
verranno applicati e se con uno o due presidenti dell'Ue, o con un
congresso dei popoli. Si tratta di argomenti che comunque dovranno
essere lasciati, ha concluso Delors, al dibattito aperto dalla
Convenzione che deve essere condotto, avverte, con "maggior
coerenza e trasparenza".
A.G.D.M.
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