UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VIII - NUMERO 6/7 ottobre - novembre 2003

CO.MET.A.
Un fondo riservato ai giovani lavoratori

Il Fondo Cometa offre una straordinaria opportunità a ogni giovane lavoratore del settore metalmeccanico: quella di costruirsi, con facilità e sicurezza, un futuro pensionistico adeguato. È un 'opportunità da cogliere con fiducia: Cometa è un fondo negoziale voluto, gestito, indirizzato e controllato dagli stessi lavoratori e dalle imprese del settore, il cui unico scopo è valorizzare, a fini previdenziali, il risparmio degli associati. Ma perché conviene associarsi? Ce lo dice Roberto Toigo, il più giovane componente del consiglio di amministrazione del fondo, rappresentante dei lavoratori e da essi stessi eletto nel massimo organismo di Cometa.

Roberto, perché un lavoratore giovane come te, di trent'anni, dovrebbe iscriversi a Cometa?
Beh, sono convinto ci siano molte, ottime ragioni per farlo. Penso però che, prima ancora di questa, sia necessario e utile porsi un 'altra domanda: perché un lavoratore di 30 anni, come me, o addirittura uno che ne ha solo 20 o 25 dovrebbe già pensare al suo futuro pensionistico? Ammettiamolo, è molto difficile che la "pensione" sia la prima preoccupazione per chi è appena entrato nel mondo del lavoro e sta iniziando a costruirsi un futuro, professionale e personale, cosa certamente non facile in un mondo del lavoro così precario e mobile.

Probabilmente è anche giusto che sia così. Ma allora perché porsi, già a trent'anni, il problema della pensione?
Perché è altrettanto giusto e importante sapere che oggi,proprio mentre iniziamo ad affrontare il futuro, noi abbiamo la possibilità di costruirci anche una pensione adeguata alle nostre aspettative. A differenza di quanto avviene per le generazioni di lavoratori che ci hanno preceduto, sta in buona parte a noi decidere che tipo di trattamento pensionistico avremo. È una responsabilità in più, ma anche un'opportunità prima sconosciuta.

Per poter decidere ora che tipo di pensione avrai,è necessario sapere quali saranno le esigenze,al termine della vita lavorativa. Tu riesci a immaginarle?
Naturalmente nessuno può prevedere con assoluta sicurezza il proprio futuro personale. So però che ognuno di noi può attendersi una lunga vita dopo aver smesso di lavorare. E non è solo un augurio, è una realtà demografica dimostrata dalle statistiche: la cosiddetta "speranza di vita" in Italia è tra le più alte del mondo (79 anni di media) e già fra trent'anni gli over '65 nel nostro Paese saranno circa il 30% della popolazione. Ma ciò che più conta, forse, è che questo gran numero di anziani sarà composto in massima parte di persone in buona salute, attive, autosufficienti, con interessi da coltivare: persone che avranno diritto alla tranquillità e alla sicurezza economica,proprio per affrontare nel modo più sereno la lunga vita dopo il lavoro. Per essere chiari, sto parlando di me, dei miei coetanei e dei miei compagni di lavoro più giovani: queste sono prospettive che ci riguardano tutti, direttamente.

Tranquillità e sicurezza economica sono, come dici tu, un diritto da salvaguardare. E chi, o che cosa, lo può garantire?
La pensione pubblica, in primo luogo. È una certezza che non dovrà mai venir meno, un diritto fondamentale di ogni lavoratore. E proprio per continuare ad assicurare questo diritto a tutti (cioè, come si è visto,a un numero sempre più elevato di persone) l 'INPS ha dovuto riequilibrare le proprie prestazioni, spostando gradualmente i criteri di calcolo della pensione dal "sistema retributivo" a quello "contributivo". Su quest'ultimo, cioè sui contributi versati nell'arco della vita lavorativa, ed esclusivamente su questo, si baserà il calcolo della pensione per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1 ° gennaio '96.

In pratica che cosa significa? 
Significa che se oggi un lavoratore va in pensione con il 70% circa del suo ultimo stipendio, tra vent'anni noi avremo diritto a una pensione INPS pari a poco più del 50% dell'ultima retribuzione.

La differenza è notevole...Forse non tutti, tra l 'altro, ne sono pienamente consapevoli.
Invece credo proprio sia opportuno - e anzi necessario - che tutti i giovani lavoratori "facciano i conti", letteralmente, con questa nuova realtà. E conviene che li facciamo subito, soprattutto adesso che la pensione è una prospettiva ancora lontana nel tempo. Pensarci per tempo è quanto ci consente il cosiddetto "secondo pilastro" previdenziale, previsto dalla stessa riforma, che si concretizza nei fondi pensione complementari. Nel nostro caso, Cometa.

Siamo tornati così alla domanda iniziale: perché un giovane lavoratore metalmeccanico dovrebbe iscriversi a Cometa?
Perché gli conviene,da ogni punto di vista,e perché non troverà in nessun'altra forma di "risparmio gestito" le stesse garanzie a lungo termine che gli offre Cometa. Iscriversi al fondo integrativo del settore metalmeccanico conviene perché,a fronte di un modesto contributo mensile, permette di costruire un capitale che si valorizzerà e rivaluterà nel corso degli anni,trasformandosi poi in rendita vitalizia, cioè in una pensione aggiuntiva; conviene perché al contributo individuale si aggiunge automaticamente un contributo da parte dell'azienda, che non esisterebbe in nessun'altra forma; conviene, infine, perché è il modo più lungimirante (e realmente redditizio, sul lungo periodo) di utilizzare il trattamento di fine rapporto.

Tutto questo è senz'altro vero in periodi di normale sviluppo finanziario, non quando le borse vanno male, come in questo periodo. Che cosa rispondi a questa obiezione?
Che la conosco bene, innanzitutto, e la considero assolutamente legittima. Ma qui entra in gioco il secondo grande aspetto positivo di Cometa, cioè le tutele che offre al lavoratore associato. In che cosa consistono? Il nostro Fondo ha l'unico scopo di assicurare una pensione integrativa ai lavoratori associati.Cometa non ha cioè finalità speculative: questo gli impedisce forse di "promettere" facili guadagni quando le borse salgono,ma di sicuro gli permette di contenere al minimo le perdite quando le borse stesse ristagnano. Avendo come unica finalità istituzionale la costruzione di una pensione integrativa,Cometa dà "il meglio di sé" sul lungo periodo:più anni di contribuzione,cioè,vogliono dire maggiore sicurezza di buoni rendimenti.Una dimostrazione sono i nostri buoni risultati - anche in periodi di vacche molto magre - nettamente migliori dei cosiddetti Fondi aperti.

Quindi Cometa è una scelta vantaggiosa, da ogni punto di vista?
Ne sono convinto. Ma la ragione forse più importante per aderire a Cometa non te l 'ho ancora detta...  

E quale sarebbe? 
La ragione è che Cometa non è una pro posta che ci viene presentata da promotori finanziari,che noi possiamo solo accogliere o rifiutare. Cometa è una realtà che abbiamo creato noi stessi,lavoratori metalmeccanici e imprese del settore,e che continuiamo a costruire insieme,che indirizziamo e controlliamo. Un giovane lavoratore che sceglie di associarsi al fondo sa che non è un semplice "cliente" fra i tanti (senza poteri e senza possibilità di decidere alcunché), ma che, insieme alle altre centinaia di migliaia di associati, ha una grande forza contrattuale, quella dell'intera categoria. Ci sono insomma tutte le garanzie che Cometa agisca nell'interesse esclusivo degli associati.

www.cometafondo.it.

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