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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VIII - NUMERO 6/7 ottobre - novembre 2003

PIAGGIO: la Vespa debutta in USA

La conquista dell'America, per la nuova Piaggio di Roberto Colaninno, riparte della Vespa
Granturismo. Da sempre affascinati dalla 'motoretta' italiana, resa immortale da Audrey Hepburn e Gregory Peck in 'Vacanze Romane', gli Stati Uniti accolgono sul mercato la Vespa più grande,
potente e veloce della casa di Pontedera, presentata a New York da Roberto Colaninno al debutto Oltreoceano come presidente del gruppo e dall'amministratore delegato, Rocco Sabelli.
Mostrata al pubblico americano nella versione 200 L, l'unica destinata alla commercializzazione (per 4.899 dollari) da questa parte dell'Atlantico la Granturismo - già immessa sul mercato
europeo la scorsa primavera - sarà il modello di punta della casa toscana in America, area considerata tra le più interessanti quanto a potenziale espansione.''Il mercato statunitense - ha spiegato Colaninno - è fondamentale. La Vespa, negli Stati Uniti, non ha concorrenza:
non c'e' prodotto che abbia il suo disegno. Tuttavia - ha aggiunto - dobbiamo lavorare e guadagnare terreno in diverse fasce. Traguardi a portata di mano, poiché c'è spazio per i
prodotti italiani se esiste trasparenza, fiducia e ottimismo''.Caratteristiche da far valere in un Paese ancora poco 'colonizzato' dagli scooter i quali - pur considerando i bassi numeri di partenza - appaiono, negli ultimi tempi, in deciso progresso. ''Il settore degli scooter - ha osservato Sabelli -
cresce negli Stati Uniti del 33% all'anno. Quest'anno, complessivamente, ne saranno venduti tra i 45.000 e i 50.000 mentre nel 2004 la cifra dovrebbe salire intorno alle 80.000 e
le 90.000 unità. In questo segmento - ha proseguito - alla fine dell'anno Piaggio avrà venduto 5.500 Vespa per una quota di mercato dell'11%''.Ben posizionata per quanto concerne la Vespa (la casa
italiana detiene il 30% del mercato degli scooter di cilindrata 125-200cc e il 40% di quello dei modelli di cilindrata 50-125cc) l'azienda italiana mira a portare Oltreoceano, nel prossimo
anno, anche altri prodotti della gamma Piaggio destinati a far salire il ruolo dell'America nel fatturato globale dell'azienda. ''Oggi - ha sottolineato ancora Sabelli - gli Usa rappresentano
il 10% dei ricavi con circa 120 milioni di euro rispetto ai 95 milioni di euro del 2002. Ma hanno il potenziale per salire al 15% del fatturato''. Obiettivi importanti che la Piaggio di Colaninno mira a
raggiungere, tra gli altri, con un piano industriale sostenuto da 27 istituti di credito e una quotazione in Borsa entro il 2008. ''Il piano industriale della società - ha commentato l'imprenditore - è sostenuto, in base a un patto, da 27 banche. Entro il 2008, Piaggio sarà quotata in Borsa secondo
i tempi e i criteri di questo patto. Oggi non è il timing giusto''. Tornando al versante americano, Colaninno ha poi evidenziato la necessità di ''bilanciare la rete di distribuzione focalizzando l'attività' delle 65 Vespa boutique detenute in franchising sul territorio; di fare attenzione alle aree
geografiche (attualmente la vendita si concentra sulle zone costiere dell'Est e dell'Ovest e nel Sud degli Stati Uniti) e di riuscire ad allargare le fasce di età interessate alla Vespa''.
Ad oggi, l'identikit del centauro Piaggio statunitense è quello di quarantenni, in maggioranza donne, disposti a spendere e a spostarsi in un raggio di 5-10 miglia. Obiettivo dell'azienda, allargare l'interesse per le due ruote italiane anche ai 30enni e ai 20enni. A livello generale, Colaninno - che ha definito quella di Piaggio ''un'operazione complessa'' ma anche una sfida
stimolante - non ha mancato di considerare lo sviluppo dell'azienda anche in altre aree geografiche (''non possiamo non essere presenti in Asia'' dove già è già operativa in India con un proprio stabilimento e in Cina con una joint-venture) e di prodotto, ricordando la presenza all'interno di Piaggio di marchi come Gilera, ''un mito che ha storia, immagine, uomini e
qualità, da utilizzare al meglio.''Il portafoglio della Piaggio - ha spiegato - è destinato a
crescere. Esiste la necessità di sviluppare il portafoglio business trovando un equilibrio economico. Ossia lavorando con in mente il fatto che i ricavi debbano essere sempre superiori
ai costi''. A livello di allargamento del portafoglio, Colaninno ha sottolineato le attività di Piaggio nello sviluppo di una veicolo a sei ruote in collaborazione con la Case New Holland,
l'impegno nel settore degli Atv e in quello dei motori fuoristrada con il marchio Buttaco, oltre a prevedere una crescita degli investimenti in ricerca e sviluppo (dai 50 milioni di euro attuali a 80 milioni di euro) e nel marketing.

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