UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VIII - NUMERO 8 dicembre 2003

DOCUMENTAZIONE
Ipotesi di ciclo di Seminari per i dirigenti territoriali della Uilm sui temi delle riforme sul Mercato del Lavoro

a- Le ipotesi politiche della Segreteria Nazionale Uilm sono così sintetizzabili:

1. E' necessario compiere uno sforzo di omogeneizzazione e acculturamento condiviso da tutte le strutture Uilm sui temi della gestione del mercato del lavoro e delle conseguenze della legge Biagi e dei relativi decreti delegati;
2. Prima dell'approfondimento tecnico/giuridico dei singoli istituti riformati (alcuni di essi attendono ancora una definitiva precisazione normativa) è necessaria la comprensione dei molteplici aspetti della riforma e delle sue interrelazioni e collegamenti con altri temi di immediata urgenza sindacale (riforma della contrattazione, pensioni, previdenza integrativa, 0,30, ammortizzatori sociali, ecc.);
3. E' opportuno pertanto un lavoro comune tra i dirigenti sull'insieme dei problemi in gestione e urgente quindi un progetto di lavoro formativo allargato;
4. E' necessario coinvolgere il maggior numero possibile di dirigenti tenendo conto dei molteplici impegni non evitabili e della impossibilità di risolvere il tutto con un unico episodio di tipo convegnistico;
5. E' opportuno inserire l'attività proposta nel quadro del più vasto programma di formazione deciso dalla Uilm sia dal punto di vista dei dirigenti interessati che dal merito dei singoli problemi che dovranno essere recuperati in altre forme organizzative/formative sul proseguo del tempo.

b- Le condizioni didattico/formative sottese alla proposta riguardano invece:

1. la necessità di concentrare in un tempo molto ristretto la partecipazione ad una attività fuori sede;
2. l'opportunità di superare i limiti di una "occasione di informazione" sugli aspetti giuridico /formali del problema e di affrontare anche l'aspetto della "pratica sindacale" al riguardo;
3. la necessità quindi di evitare un metodo di lavoro basato essenzialmente sull'ascolto passivo, e di perseguire il coinvolgimento dei partecipanti in piccoli gruppi di lavoro e sulla base della propria esperienza acquisita;
4. da ciò la necessità di comporre una partecipazione più eterogenea possibile, in modo che il confronto tra esperienze diverse sia vero e significativo;
5. l'opportunità di utilizzare numerosi apporti esterni sia di carattere scientifico-accademico che tecnico-amministrativo, cercando così di allargare l'esperienza sul settore metalmeccanico al più ampio contesto istituzionale e sindacale;
6. la necessità di definire e/o confermare attraverso un confronto comune di partecipanti i modi e le forme del successivo lavoro di approfondimento sui temi non sufficientemente approfonditi o comunque ritenuti interessanti;
7. la necessità di giungere comunque a indicazioni chiare e puntuali da parte della Uilm, sia per quanto riguarda le linee politiche, le priorità di impegno e le modalità di lavoro.

c- la progettazione dell'intervento ha portato a proporre uno schema di seminario quale quello
allegato. In particolare si sottolinea:

1. La disposizione di quattro incontri di lavoro su tre piani consente una lontananza massima dal posto di lavoro di 3 giornate e un buon numero di ore di lavoro formativo effettivo (circa 16);
a. per la prima relazione si popone un docente esterno, a livello accademico. L'evoluzione del diritto con i mutamenti intervenuti (o no) sul sistema delle relazioni industriali;
b. a lavorare sui singoli tre temi della seconda giornata si propongono esperti dei diversi sottotemi con elevata esperienza sindacale (funzionari confederali per il tema dei nuovi lavori e della formazione professionale e dirigenti della pubblica amministrazione a livello regionale per la firma del Mdl);
c. il necessario confronto con la linea Uilm è garantito dalle conclusioni finali della Segreteria nazionale che potranno tener conto dei risultati del lavoro di gruppo precedente;
d. E' necessaria la presenza di 3 dipendenti che - in aggiunta alla partecipazione personale - garantiscono la conduzione di gruppi della 2° e 3° giornata e l'opportuna omogeneità delle relazione di gruppo da utilizzare sulle verifiche generali.
e. E' necessario garantire che i tempi degli arrivi e soprattutto della partenza (rispettivamente il pranzo della prima e quello della terza giornata) siamo rispettosi della necessità dei tempi di lavoro previsti, evitando ritardi o prepartenze.

Prima giornata

Seconda giornata

Terza giornata

 

 

 

 

 

 

 

Arrivo e sistemazione

 

 

Pranzo

09.00- 13/14.30 – 16.30

Lavoro in tre gruppi guidati da tre esperti:

A. I nuovi lavori: problemi giuridici e organizzativi. Quali forme di rappresentanza sindacali (esperti confederali)

B. La gestione del MdL a livello regionale: esperienze e prospettive (esperto regionale)

C. La formazione professionale tra contrattazione e bilateralità (esperto confederale)

 

09.00-10.30

Lavoro in 3 gruppi (ricomposti) su: Riforma del MdL e lavoro della Uilm: punti di forza e di debolezza

 

11.00 relazione in assemblea di 3 gruppi.

 

12.30 linee politiche e modalità di lavoro della Uilm – conclusioni di Regazzi

 

15.00 Il mercato del lavoro:

una riforma lunga dieci anni  (relazione di un giurista)

 

Discussione in Assemblea Plenaria o eventualmente in piccoli gruppi.

 

Replica del relatore

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