Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO VIII - NUMERO 8 dicembre 2003
Lavoro 1 - Istat: -
19.000 posti
A ottobre nelle grandi imprese sono stati
persi 19mila posti di lavoro rispetto a un anno prima (-0,9% al lordo
della cassa integrazione). Lo annuncia l'Istat, precisando che il calo
complessivo dell'occupazione e' dovuto a una diminuzione di 23mila posti
di lavoro nell'industria,
parzialmente controbilanciato da un aumento di 4mila nei servizi.
Su base congiunturale l'occupazione non ha registrato variazioni al
lordo della Cig ma ha avuto un lieve aumento (+0,1% al netto della Cig).
Nei primi dieci mesi del 2003 l' occupazione nelle grandi imprese e'
scesa dell' 1,1% al lordo della Cig e dell'1,2% al netto della Cig
rispetto a un anno prima. Nel solo mese di ottobre il calo tendenziale
dei posti di lavoro dell' industria e' stato rispettivamente del 2,9 e
del 3,2% al lordo e al netto della Cig. Per i servizi, invece, vi e'
stato un aumento tendenziale dello 0,3% sia al lordo che al netto della
Cig.
Sempre nel mese di ottobre le ore effettivamente lavorate hanno
registrato una variazione congiunturale di +0,4% ed una tendenziale di
+0,1%; la variazione media del periodo
gennaio-ottobre 2003 e' pari a -0,9%. L' incidenza delle ore di
straordinario, nella media delle grandi imprese e' stata pari al 4,8%,
con un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto ad un anno prima. In
particolare l' incidenza degli straordinari e' aumentata di 0,1 punti
nell' industria e di 0,2 nei servizi. Le ore di cassa integrazione
utilizzate nelle grandi imprese sono state pari a 11,1 per 1000 ore
lavorate con un aumento tendenziale di 1,6 ore per 1000; nell' industria
le ore di Cig utilizzate ad ottobre sono state 24,4 per 1000 (+3,5 ore),
nei servizi 1,1 per 1000 (+0,3 ore).
La retribuzione lorda media per ora lavorata e' aumentata rispetto a
settembre dell' 0,1% e del 2,7% rispetto a un anno prima. Quanto invece
alla retribuzione lorda media per dipendente e' aumentata del 3,8% su
base tendenziale. Nei servizi la retribuzione per dipendente e' salita
del 2,2% a ottobre, mentre nell' industria ha registrato un incremento
del 3,8%.
Il costo del lavoro medio per ora lavorata alle grandi imprese e'
rimasto invariato rispetto a settembre ed e' aumentato del 2,5% rispetto
ad ottobre 2002 (+3,3% nel periodo gennaio-ottobre). Il costo del lavoro
per dipendente e' aumentato del 2,5% su base tendenziale a ottobre e del
2,1% nei primi dieci mesi. Tra le diverse imprese il costo del lavoro
per ora lavorata e' salito a ottobre del 2,7% su base tendenziale nell'
industria e dell' 1,8% nei servizi, mentre il costo del lavoro medio per
dipendente e' aumentato del 3,6 nell' industria e dell' 1,8% nei
servizi.
I dati negativi sui posti di lavoro persi "erano prevedibili"
e confermano l' esigenza "di restituire fiducia al paese". Lo
afferma il numero due della Uil, Adriano Musi, il quale sottolinea anche
la necessità della certezza dei dati da parte dell'Istat. "Bisogna
ridare credibilità al sistema sia nelle politiche sia nella ricerca del
dialogo sociale", ha affermato ancora il sindacalista secondo il
quale solo così "il segno 'meno' avanti a questi dati potrà
trasformarsi in un 'più". "I dati di oggi sulla perdita dei
posti di lavoro - ha proseguito Musi - dovrebbero confortare le
previsioni effettuate dalla Ragioneria Generale dello Stato".
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