UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO IX - n° 3  marzo 2004

LA THYSSEN KRUPP NON CHIUDE L’IMPIANTO DEL LAMIERINO MAGNETICO DI TERNI

PER ANTONINO REGAZZI, SEGRETARIO GENERALE DELLA UILM, SI TRATTA DI UNA NOTIZIA POSITIVA ED IMPORTANTE. 
“ORA E’ NECESSARIO - HA SPIEGATO IL LEADER DELLE TUTE BLU DELLA UIL - CHE LA MULTINAZIONALE TEDESCA TRASFERISCA IN ITALIA ANCHE LA STRUTTURA COMMERCIALE”.

 ThyssenKrupp ha ufficializzato la rinuncia a chiudere l'impianto di lamierino magnetico di Terni a seguito dell'incontro del 18 febbraio con il ministro delle Attivita' Produttive italiano, Antonio Marzano. Cosi' un portavoce del gruppo tedesco, che ha dichiarato che ThyssenKrupp "ha cancellato il tema chiusura dell'impianto di lamierino magnetico in Italia dall'ordine del giorno della seduta del consiglio di sorveglianza del 27 febbraio".  Erwin Schneider, portavoce del gruppo tedesco, ha aggiunto che la divisioneacciaio di ThyssenKrupp, ThyssenKrupp Stahl, "ha promesso di elaborare le modalita' per reintegrare la produzione di lamierino magnetico presso la controllata Acciai SpecialiTerni, mentre i sindacati hanno assicurato che la produzione a Terni continuera' senza problemi nei prossimi tre mesi. Le istituzioni politiche hanno garantito che miglioreranno le infrastrutture di Terni (elettricita', trasporti)". ThyssenKrupp Stahl ha spiegato di aver concordato questa soluzione in quanto "i sindacati e i politici italiani non volevano accettare la chiusura dell'impianto", che sarebbe stata accompagnata da misure a sostegno dei dipendenti. Il gruppo conclude infatti di aver offerto tali misure a tutti i 486 addetti dello stabilimento. E' una notizia ''molto positiva e altrettanto importante'' quella relativa alla decisione ufficiale da parte della Thyssen Krupp di non chiudere il reparto magnetico delle acciaierie di Terni: a dirlo e' il segretario generale della Uilm Antonino Regazzi. ''Sarebbe comunque ancora piu' importante - ha affermato Regazzi - che l' azienda decidesse di assegnare a Terni anche una struttura commerciale. Avremmo infatti uno stabilimento completo in grado di produrre e commercializzare il prodotto, in grado di crescere''.Il segretario della Uil afferma comunque che ora i sindacati attendono l' incontro con il ministro delle Attivita' produttive sul piano industriale. ''Fino a quel momento – ha sottolineato Regazzi - le strutture locali del sindacato manterranno la mobilitazione. Le novita' positive ci sono ma ora - ha concluso - vogliamo sentircele ripetere dal Governo''.

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