UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO IX - 4-5  aprile/maggio 2004

Io, operaio della Vitari da 25 anni 

Sono Caccia Gianmaria, lavoratore dipendente da 25 anni, rappresentante sindacale da 23, in tutti questi anni ho cercato di dare un contributo "fisico" per il buon rendimento dell'azienda come operaio metalmeccanico e allo stesso tempo cercavo di salvaguardare i miei diritti e quelli dei miei colleghi con il mio impegno sindacale.
La nostra azienda ha cominciato a dare i primi segni di instabilità nel 1993/94 quando fu adottata la cassa integrazione per tutti gli operai e 15 dipendenti venivano "accompagnati" alla pensione con lo stato di "mobilità"; dopodichè si riprese a lavorare quotidianamente. Io e miei colleghi ci eravamo ripresi dalla paura iniziale per una possibile perdita di lavoro e cominciavamo a credere che probabilmente fosse stato un periodo negativo per l'azienda, ma che alla fine tutto si risolvesse per il meglio.
Purtroppo nel febbraio 2004 "Vitari" viene ceduta a "Eurolls" e il fatto più sconvolgente è avvenuto il 16 marzo, quando durante una riunione i nuovi proprietari hanno comunicato alla RSU e ai funzionari sindacali, un esubero di 41 dipendenti su un totale i 61 tra operai e impiegati….Ciò significa che più della metà dei lavoratori Vitari dovrà rimboccarsi le maniche per trovarsi una nuova occupazione!
Dopo questa riunione, considerato lo stato negativo in cui si trova la mia azienda e gli esuberi annunciati, per la prima volta ho avuto difficoltà a comunicare ai miei colleghi cosa stava accadendo.
Come potevo iniziare a dire ai miei colleghi che su 61 operai e impiegati, 41 se ne tornavano a casa senza lavoro?
Come potevo spiegare le ragioni di questa scelta?
Come potevo restare calmo, quando la situazione coinvolgeva anche me?
Tutti insieme stiamo per essere travolti da un'azienda in cui abbiamo sempre creduto e a cui abbiamo dedicato tempo e fatica…
Una situazione del genere mi ha fatto riflettere molto sul mio futuro e quello dei miei colleghi; siamo tutti accomunati da un senso di smarrimento e di incertezza nell'attesa che ci siano nuovi sviluppi nella trattativa in corso con i sindacati.
Sicuramente 41 di noi dovranno sconvolgere la loro vita e i loro progetti, un po' come degli adolescenti che cercano un primo lavoro, ma da persone mature, con la paura che deriva da questa brutta esperienza che ci ha lasciato l'amaro in bocca.
Pensavo agli operai che come me avevano investito molto sulle possibilità dell'azienda, tanto che, convinti di aver trovato un "lavoro sicuro", avevano iniziato a realizzare i loro sogni: chi si è sposato, chi ha fatto un mutuo per comprarsi una casa e chi, come me, ha una famiglia, ha dei figli…restare senza lavoro graverà su tutti noi, su tutte le nostre famiglie, sui nostri figli e anche su tutto ciò che avevamo progettato!
La mia situazione è un po' diversa, a 51 anni sorgono ancora più incertezze, oltre a quelli relativi al futuro si associano i problemi legati alla mia età: come potrò trovare un nuovo lavoro visto che il primo requisito richiesto in ogni azienda è la giovane età?
Pensavo e vedevo la mia vita scorrere davanti ai miei occhi fino ad oggi: quanto mi sono battuto per il lavoro, quanto ho lottato per salvaguardare i miei diritti, quanto tempo ho passato in quello stabilimento lavorando ed impegnandomi trovando anche gratificazioni dal mio lavoro, sono cresciuto in questa azienda, mi ha dato la possibilità di imparare molte cose, ed ora? A 51 anni è giusto che, l'azienda in cui ho sempre lavorato, che è cresciuta grazie anche al mio contributo lavorativo, mi sbatta la porta in faccia?
Ho sempre pensato alla pensione come un traguardo sereno dopo una vita di sacrifici e di duro lavoro, ora mi chiedo se sto vivendo un incubo…mi mancano solo 4 anni….chi accetterà un operaio, anche se con una valida esperienza alle spalle, ma con 51 ani di età e per soli 4 anni prima che anche per me arrivi il giorno della pensione?
Staremo a vedere come evolverà la situazione, nel frattempo continuerò a lavorare come ho sempre fatto anche se con uno stato d'animo diverso e con meno certezze e più dubbi.
Questa è la mia riflessione, il mio sfogo, sul tema "Vitari", per tutto il mese continueranno a tenersi incontri per permettere che gli esuberi avvengano in maniera razionale e il meno traumatico possibile.
Ciao a tutti.

Gianmaria Caccia  

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