UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO IX - 6-7  giugno/luglio 2004

CONVEGNO A LA SPEZIA

La legge 30 nella Cantieristica: quali possibili opportunità? 

Il Decreto Legislativo con il quale il Governo ha attuato le deleghe previste dalla Legge 30/2003, cambia profondamente la struttura di buona parte degli istituti sui quali si è costituito il diritto al lavoro degli ultimi anni.
Molte leggi che hanno fatto la “storia” del mercato del lavoro nel nostro paese vanno in soffitta: mi riferisco non solo a quelle  esplicitamente abrogate come quella (L. n° 1369/60) sul divieto di appalto di manodopera, ma anche ad altre disposizioni sull’apprendistato e sui contratti di formazione e lavoro, che escono profondamente cambiate o cancellate.
Nuovi istituti si affacciano nel nostro variegato campo del lavoro, nuovi soggetti sociali sono chiamati ad esprimersi, nuovi compiti sono destinati ad essere svolti da Enti (come le Università) che prima erano  deputati ad altre funzioni.
Nell’articolato per almeno una quarantina di volte le parti sociali sono chiamate a disciplinare la materia attraverso una serie di rinvii alla contrattazione.
A ciò va aggiunta una forte attività di decretazione del Ministero del Lavoro, alcune volte d’iniziativa  ed altre in surroga delle parti sociali.
Ciò, indubbiamente, sotto l’aspetto della produzione normativa è abbastanza faticoso ma la materia del lavoro, oltre ad essere un oggetto di legislazione  concorrente, abbisogna, necessariamente, del coinvolgimento  delle parti sociali che, da sempre, hanno disciplinato, con i loro accordi, importanti materie.
Da queste argomentazioni vogliamo prendere lo spunto per il tema di questo “Convegno” all’interno della legge 30 e del successivo decreto  legislativo, vi sono delle novità per quello che fino ad oggi era chiamato “Lavoro interinale” (oggi contratto di somministrazione) in quanto viene regolato in specifici campi di applicazione uno tra questi la “Cantieristica Navale”.
Come Sindacato riteniamo utile approfondire questo  argomento, in quanto  pensiamo, che se utilizzato a dovere e concordato con le OO.SS. possa dare alcune risposte a situazioni che noi da sempre denunciamo.
Nella Cantieristica Navale i picchi di lavoro sono ciclici quindi vedono molto spesso le Aziende passare  da fasi di sovracapacità produttiva a fasi di sottocapacità e quindi costrette ad intervenire nel ciclo produttivo con l’immissione di indotto  che spesso per dimensioni e professionalità non è in grado di rispondere in termini concreti all’offerta se non a scapito di una sempre più esasperata flessibilità dei lavoratori interessati per arrivare, come purtroppo oggi sta accadendo, ad utilizzare forme strane e poco tradizionali di Sub Appalto.
Come UILM pensiamo (e questo è uno degli scopi di questo Convegno) che all’interno della Legge 30  possa esserci una risposta, anche se non in termini definitivi, per tutti quei lavoratori che ciclicamente gravitano intorno alla Cantieristica navale.
La proposta che intendiamo fare  in questo senso ci porta ad utilizzare uno strumento, che dovrà  avere, obbligatoriamente, il pieno coinvolgimento di più soggetti: (in quanto non ci rivolgiamo solo alle Aziende tradizionali della Cantieristica che sono quelle maggiormente interessate perchè uno strumento di flessibilità  possa funzionare), che potrebbe regolarizzare e gestire tutta una serie di Appalti che proprio in determinati momenti diventano inevitabilmente una giungla in cui, purtroppo, i lavoratori sono i primi ad essere colpiti. 
Per ovviare a questo si deve avere la possibilità, attraverso un accordo quadro, anche  a livello territoriale, che le Aziende di Cantieristica Navale possano definire la quantità  di lavoro soggetto ad appalto (cosa che oggi in parte avviene già alla presentazione dell’offerta), che il coinvolgimento delle Associazioni degli Industriali e le Associazioni delle Agenzie interinali, possano fornire manodopera specializzata al fine di coordinare le Aziende che tradizionalmente lavorano per l’indotto della Cantieristica a cui oggi, la Legge 30 e il successivo Decreto legislativo, anche attraverso percorsi formativi, danno già questa possibilità. 
Oggi, il Contratto di somministrazione può essere uno strumento per poter definire regole chiare e trasparenti in quanto offre già, rispetto al passato, determinate garanzie quali la possibilità di poter utilizzare Contratti a tempo indeterminato e offre ai lavoratori interessati le tutele previste dalla Legge 300/70.
Come UILM riteniamo che, l’utilizzo di questo strumento, con regole chiare e concordate, che tenga conto anche del consolidarsi dei volumi produttivi all’interno dei singoli cantieri, sia in grado di garantire le dovute tutele ai lavoratori interessati e nello stesso tempo possa essere utilizzato come strumento di consolidamento occupazionale.
Mario Ghini

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