UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO IX - n° 8/9  settembre-ottobre 2004

Andrea, un grande uomo 

"Signor Andrea Preziosi, uomo onesto e leale".
Queste le prime parole sul manifesto che annunciava la scomparsa di Andrea Preziosi alla cittadinanza di Avellino e alla gente di tutta l'Irpinia.
Centinaia di uomini e donne hanno risposto a quell'annuncio, partecipando alla cerimonia funebre di un grande sindacalista della Uilm.
Come esordiva il manifesto, un "uomo onesto e leale" non solo con i lavoratori, ma con la storia di ogni persona che conosceva. Ed una moltitudine di persone ha voluto salutare per l'ultima volta il "leader" della Uilm irpina, un'organizzazione diventata grande per merito di quel bravo sindacalista.
Andrea, come sindacalista preciso e puntuale, lascia un grande vuoto: per le sue analisi, per i suoi convincimenti, nelle sue battaglie limpide e prive di retorica, per le sue prese di posizione in difesa dei più deboli.
Soprattutto, lascia un vuoto come uomo libero, entrato nella Uilm in punta di piedi e ne è uscito troppo presto, quasi con leggerezza.
Ai suoi collaboratori, ed in particolare a chi gli succederà, rimane un patrimonio politico ed etico che è il risultato di tanta umanità.
Andrea, riservato e deciso ha dedicato tutta la sua opera al sociale ed alla vita sindacale, sottraendolo, com'è tipico per l'esistenza di tanti sindacalisti, alla moglie ed alle figlie.
Le ricordo: con loro aveva un rapporto splendido.
Credo che anche questo tipo di rapporto sia stato determinante nelle sue scelte di vita; tanto lavoro sindacale, ma mai lontano dalla sua terra da cui soffriva separarsi.
Per chi scrive, Andrea era soprattutto l'amico dei tempi andati, quelli all'inizio degli anni '80, quando ebbe inizio la prima vertenza all'ex Sam di Avellino. Anche per lui era la prima volta da sindacalista metalmeccanico, l'incarico di segretario dell'organizzazione era ancora lontano.
In azione era tenace e determinato. In quell'occasione si ebbe un confronto difficile con l'azienda, ma, allo stesso tempo, una forte polemica tra le organizzazioni sindacali. Proprio con la Fiom le relazioni si fecero aspre.
Lui si districò tra i problemi con fierezza, a testa alta. Quel metalmeccanico poteva guidare l'organizzazione e così fu.
Solo qualche mese fa, a tavola, Andrea raccontava qualche aneddoto segreto di quel passato, sorridendo sugli esiti di un paio di telefonate tra Avellino e Roma che avevano prodotto effetti dirompenti sulla conclusione delle contrapposizioni all'ex Sam. Che tempi!
E' emozionante il ricordo della strada percorsa insieme da quei giorni ad oggi.
Ora che non c'è più, ritorna in mente la pacatezza dello sguardo a quel pranzo in Irpinia, il sorriso nascosto dal fumo dell'ennesima sigaretta e le parole del manifesto affisso in città: "Un uomo onesto e leale".
Sì, un grande uomo.
Antonino Regazzi

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