UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

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Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO IX - n° 8/9  settembre-ottobre 2004

La scomparsa di  Andrea Preziosi

Ci sono delle pagine che non vorremmo mai scrivere. 
Quella che state per leggere appartiene a questa categoria..
Sabato 18 settembre si è spento Andrea Preziosi, compagno ed amico di tante battaglie, di tante discussioni, di tante gioie, di tante amarezze.
Nelle righe che seguiranno c'è un po' della sua storia.
Andrea è stato un validissimo dirigente della UILM di Avellino, portandola a diventare la prima organizzazione di categoria nella provincia.
Le sue doti, le sue capacità sindacali e politiche l'avrebbero potuto portare a ricoprire ruoli importanti nel sindacato regionale e nazionale, pur tuttavia, è stato un punto di riferimento significativo per il sindacato di categoria e confederale a tutti i livelli .
Un sindacalista onesto e leale ha scritto la moglie sul manifesto che annunciava la sua scomparsa
Non poteva, lei che lo conosceva meglio di tutti, ricordarlo diversamente. Un uomo straordinario che ha scelto sin dalla tenera età di spendere la propria vita attraverso un impegno sociale fatto con passione e per missione.
Per lui l'essere sindacalista non rappresentava un mestiere.
Nonostante il suo impegno non avesse orari nè ferie, tanto meno giorni festivi, è stato un padre affettuoso, un marito eternamente innamorato, un figlio tenero legato alle sue radici, alla sua terra.
La sua città, la sua Irpinia l'ha pianto, si è stretta con migliaia e migliaia di lavoratori, cittadini in un abbraccio affettuoso alla sua famiglia, alla UIL.
Andrea ha lasciato in tutti noi un grande vuoto, per la moglie Maria, le figlie Anna, Enza, Rossella e per la madre è un vuoto umano ancora più incolmabile. Soltanto l'orgoglio e la consapevolezza di aver condiviso con lui la vita che egli aveva scelto e amato potrà aiutarle a rendere meno dolorosa la perdita.
La UIL, la sua UILM l'ha pianto e lo sta continuando a piangere. Ancora in queste ore viene da chiedere perché? Perché proprio lui?
Gli ultimi anni di vita, segnati prima da quegli interminabili interventi agli occhi, poi dal grande male del secolo.
"C'è l'ha fatta" ci dicemmo quando apprendemmo i primi risultati clinici dopo l'intervento ed invece , qualche mese dopo "purtroppo" mi disse Andrea "c'è qualcosa al fegato, ma si tratta di poca cosa" ed in pochissimo tempo, purtroppo, quella dannata poca cosa l'ha consumato.
La voglia di farcela non l'ha mai abbandonato. Noi tutti abbiamo sperato fino alla fine, ma lui stesso due giorni prima che finisse, sereno e pure cosciente, ci ha annunciato di "essere arrivato" .
La serenità l'ha sempre contraddistinto nella vita e lo ha accompagnato fino all'ultimo momento . La serenità di chi sa di essere nel giusto e di essere in pace con se stesso.
Andrea era questo una persona straordinaria, interessato alla vita, votato nel proposito che tutti potessero e dovessero viverla meglio. Sempre dalla parte dei più deboli, per l'affermazione della giustizia e solidarietà.
Di famiglia numerosa ed operaia si è sempre contraddistinto in battaglie sociali; dal suo impegno in ALLEANZA CONTADINA nei primi anni settanta , alle lotte con la UILM e la UIL dell'Irpinia.
Pensando ad Andrea viene in mente la figura del dirigente sindacale equilibrato e determinato; l'ha dimostrato per ultimo con la battaglia contro i licenziamenti alla FMA di Pratola Serra. Licenziamenti nati nel pieno della lotta per l'armonizzazione con il resto del gruppo Fiat ,avvenuta molto prima delle vicende di quest'estate di Melfi. Una battaglia che ha visto da subito la UILM Campania schierata al suo fianco e, anche se non aveva raccolto la convinzione dell'allora responsabile nazionale del settore auto, è stata vincente. I due delegati licenziati devono il loro rientro soprattutto alla caparbietà ed autorevolezza di Andrea.
Fermezza negli obiettivi ed equilibrio nel raggiungimento di essi. Sono stati gli elementi vincenti di quella battaglia e dei risultati più in generale ottenuti ad Avellino in termini di consenso organizzativo e soprattutto di apprezzamento personale del sindacalista Preziosi.
Andrea è stato un vero riformista. Il pensiero riformista presente in lui, dalla scelta del PSIUP poi PSI ed oggi con i "riformatori per l'Europa" nei DS , ha animato le sue azioni diventando un indiscutibile punto di riferimento di tanti compagni della UIL e non solo.
I suoi contributi essenziali e poco retorici caratterizzavano i suoi interventi nelle riunioni; i suoi scritti miravano a diffondere una cultura e pratica riformista, quando ha dato vita al primo quotidiano di Avellino con la "GAZZETTA DELL'IRPINIA" o al "suo" giornale IL PAESE pubblicato per la prima volta nella metà degli anni settanta e non a caso ha ripreso la pubblicazione soltanto qualche mese fa.
Gli interventi di Andrea non erano mai scontati e sempre stimolanti ed erano il frutto di una vita spesa per capire, conoscere, opporsi alla stupida ovvietà per contribuire a migliore la società e dare un senso etico ad essa, dalle espressioni più private a quelle di portata più ampia.
Con Andrea si poteva interloquire su tutto: politica, attualità, cultura, sport, arte culinaria.
La passione per la squadra del calcio, per le tradizioni culturali irpine di cui andava orgoglioso per le manifestazioni divenute di carattere nazionale dal Cinema con il "LACENO d'ORO" al Carnevale di MONTEMARANO, costituivano motivi di orgoglio per lui.
Animatore importante nel Comitato d'iniziativa del Laceno d' Oro ; tra gli altri meriti, a lui va riconosciuto l'idea della scultura, negli anni 70, della Lapide dedicata a Pier Paolo Pasolini.
A tal proposito qualche giorno fa guardando con le figlie alcune foto che esse conservano gelosamente, commentando un'immagine che ritrae Andrea accanto ad illustri registi nazionali e stranieri, la più piccola, orgogliosa e commossa notava: "Papà sembra un attore". Questo è l'amore che conservano di lui.
La morte è sempre triste per chiunque e in qualsiasi momento e contesto essa avvenga. E' un forte dolore e lascia sempre un vuoto.
Andrea non era uno qualsiasi: la sua breve ma intensa vita, il suo carattere forte e pieno di bontà ci hanno regalato una grande ricchezza interiore, diventata patrimonio di donne e uomini della UILM e della UIL. Il modo migliore per non dimenticarlo e farlo rivivere sempre nelle nostre azioni e nei nostri pensieri, è quello di difendere, custodire e consolidare questa ricchezza, così come sarebbe piaciuto ad Andrea. Sono state queste tra l'altro le dichiarazioni che Maria ,la moglie, che con grande emozione ha voluto salutare l'elezione del nuovo e giovane segretario di Avellino Nino Altieri:
"Proteggeremo il patrimonio che Andrea ci ha lasciato e lo rafforzeremo con Nino e con tutti i compagni e le compagne di Avellino".
Anna Rea
Segretario generale UIL Napoli e Campania

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