UNIONE ITALIANA LAVORATORI METALMECCANICI

Corso Trieste, 36 - 00198 Roma - Tel. 06.852.622.01 - 06.852.622.02
Fax 06.852.622.03 - E-mail uilm@uil.it

 

 
Periodico nazionale di informazione della Uilm
ANNO IX - n° 8/9  settembre-ottobre 2004

Una vittoria che premia la coerenza 

La grande affermazione nelle elezioni delle R.S.U. della SATA di Melfi ha sorpreso solo chi non conosce la realtà di Melfi e il suo gruppo dirigente.
Nonostante la cosiddetta "primavera di Melfi" , durante la quale, pur condividendo le ragioni che erano alla base della protesta ( che, com'è noto riguardano il superamento della cosiddetta "doppia battuta" e l'adeguamento salariale con gli altri stabilimenti del Gruppo), la UILM avesse condannato le forme di protesta messe in campo da alcune forze sindacali, che sono arrivate al blocco delle strade e alla paralisi delle attività per ben 21 giorni, la nostra organizzazione è diventata la seconda forza dello stabilimento lucano. Una scelta coraggiosa, ma che aveva a caldo suscitato incomprensione tra i lavoratori, i quali però alla fine hanno capito che questa era perfettamente coerente con l'essenza dell'essere sindacato riformista che si pone il problema dei diritti dei lavoratori, ma anche la difesa del lavoro e della competitività delle produzioni.
In pochi mesi siamo riusciti a ribaltare una situazione che sembrava compromessa a tal punto che qualcuno ci stava preparando già le esequie. In pochi mesi, quella che sembrava una battaglia persa si è trasformata in una splendida affermazione, con la conquista del 19% e 11 seggi.
Una percentuale bugiarda, però, poiché frutto della polarizzazione e della estrema politicizzazione del voto che ha portato la partecipazione ad oltre il 93% (un record assoluto), ottenuta perché l'azienda è scesa in campo a sostenere organizzazioni "amiche" che rischiavano il naufragio. Se la partecipazione al voto fosse stata nei limiti della scorsa tornata elettorale (86%) la UILM avrebbe ottenuto il 22% dei consensi (+ 3%).
Come si spiega questo risultato?
Io credo che hanno pagato la convinzione e il coraggio delle nostre idee, la compattezza di tutto il gruppo dirigente che è rimasto unito e questo ha fatto una grande impressione. Hanno pagato la nostra capacità di saper parlare, uno per uno, con tutti i lavoratori e lo spirito di sacrificio di tutta la Segreteria e dell'intero gruppo dirigente che, fin dopo la firma dell'accordo, ha fatto scelte che hanno lasciato il segno anche per il loro carattere simbolico.
Il mio rientro in fabbrica, per esempio, è stato percepito dai lavoratori come un atto di umiltà e di coerenza.
Proprio il giorno del mio rientro in SATA non lo dimenticherò mai perché dimostra come, in realtà, a volte basta un gesto per trasformare questo nostro lavoro (talora ingrato) in un frammento di elementare, autentica verità. Pensavo di trovare un ambiente ostile, frutto di una campagna di odio costruita ad arte, ed invece i miei compagni mi hanno abbracciato e tutto il gruppo dirigente si è stretto non solo idealmente intorno a me. In quel momento ho capito che non ci avevano abbandonato e che potevamo ancora vincere e così è stato. Tutto il resto lo lasciamo ai numeri che non possono però dire per intero la verità. Perché da Melfi è venuta una lezione che non potrà non avere ripercussioni sul futuro delle relazioni sindacali a tutti i livelli.
La FIOM, infatti, nella scorsa primavera ha scatenato l'inferno, ha fatto patti con tutti i demoni possibili ed immaginabili (dalla CISAL all'UGL fino agli estremisti, che sognano ancora la lotta di classe) teorizzando il linciaggio dei riformisti e dei rappresentanti del sindacato partecipativo per raccogliere un misero 26%, per portare il cosiddetto fronte della protesta a circa il 52%, un'inezia se rapportata ai mezzi bellici messi in campo ( stampa nazionale, solidarietà di tutte le forze politiche e sociali, improvvisazione dei vertici FIAT e del Governo che incautamente hanno inscenato la farsa della carica ai lavoratori, trasformando i violenti in martiri). Speriamo che la FIOM rifletta su questo e umilmente ritorni a discutere e a contribuire a rilanciare un Sindacato che dialoga, fa proposte, studia e conosce i problemi e utilizza la lotta come arma "estrema". Speriamo che la severa lezione di Melfi delle "piazze piene, urne vuote", coniato da un grande riformista come Pietro Nenni, serva alla causa del rilancio dei rapporti unitari per dare ai lavoratori metalmeccanici un contratto, frutto del lavoro di tutto il Sindacato Confederale, e ai lavoratori della SATA un nuovo e più avanzato modello partecipativo, costruito su basi paritarie, per raggiungere l'obiettivo di mettere il lavoratore al centro del processo produttivo.
Non credo che continuando ad appellarsi alla magia dei 21 giorni e a quelle forze estranee per cultura e tradizione al sindacalismo confederale la FIOM possa costruire qualcosa di concreto. Che piaccia o no è sull'unità di CGIL CISL e UIL che bisogna partire se veramente si vogliono fare gli interessi dei lavoratori.
L'industria automobilistica italiana, infatti, è ancora in convalescenza, ce ne siamo resi conto la scorsa settimana durante l'incontro con i vertici FIAT. La preoccupazione più grande è che la maggiore azienda italiana privata abbia idee poco chiare sugli investimenti da fare e sulle produzioni da allocare.
La sensazione (speriamo che rimanga tale) è che ormai FIAT stia pensando seriamente di disimpegnarsi dal settore auto per fare altro e che la nomina di Montezemolo serva a blindare i beni di famiglia svendendo l'auto al primo acquirente straniero, magari americano.
Come si vede anche a Melfi si apre una fase importante che ci vedrà protagonisti grazie a questo successo.
Quello che è importante è che la bandiera riformista potrà continuare a sventolare con dignità per scrivere, da domani, un'altra pagina del sindacato partecipativo come noi lo vogliamo, forti di un consenso costruito esclusivamente con le nostre forze e con il nostro attaccamento ai valori della UILM, che sono da sempre i valori per la difesa del "valore lavoro" e di tutti i lavoratori.

 TOTALI GENERALI
                                       ELEZIONI RSU  SATA  27/09-01/10/2004                      

 SIGLE SINDACALI

VOTI OTTENUTI 

   PERCENTUALE 

   R.S.U

FIM-CISL

69  

14,8

 9

FIOM-CGIL

 1169

 26,1

 14

 

UILM-UIL  

 841

 19,0

 11

 

FISMIC  

 634

 14.1

 8

 

UGL  

 453

 10,1

 6

 

FAILMS  

 490

 10.8

 6

 

SLAI-COBAS  

 47

 1,0

 0

 

ALT. SIND.  

 187

 4,2

 2

TOTALE   VOTI    VALIDI                                4.490

Vincenzo Tortorelli

torna all'homepage